Pellet Certificato en plus

Pellet Certificato en-plus

Cos’è il certificato En-plus

En plus è un ente che controlla tutta la filiera di produzione del pellet, il suo sito di riferimento è http://www.enplus-pellets.it/, dove ci sono parametri di riferimento. La en-plus si avvalla di collaboratori (anche esterni) che vanno a fare verifiche nelle fabbriche!

Ecco i 3 tipi di certificato En plus

En-plus A1

E’ il migliore dei tre, quello con più valore. Il pellet deve avere un potere calorico oltre i 4.7kw/h e la cenere deve essere meno dello 0.7%. In numeri, vuol dire che un kg di pellet deve portare 50 litri di acqua da 0° a 80° e che di quel kg ti restano 0.007kg (cioè 7gr). In un sacchetto devi avere massimo 105gr.

En-plus A2

Questo certificato può scaldare meno o semplicemente sporcare di più o tutti e due, quindi da 1kg deve stare tra 7 e i 15grammi, che in un sacchetto si trasforma da 110 a 180 grammi. Il potere calorico può anche essere più basso

En-plus B

Questo è per quelle fabbriche che voglio garantire che fanno molta cenere e hanno comunque la possibilità di dare sicurezza sulla provenienza. Deve arrivare al massimo a 20 grammi al kg oppure 300gr al sacco!

Come leggere il certificato!

Nella foto qua sopra ti ho messo i possibili tipi di bollino che puoi trovare sul sacco! ti ho scritto i numeri perché cosi tu sei informato:

  1. non dovresti mai trovarlo perché non ti dice che tipo di certificato è
  2. Significa che è A1, il massimo della certificazione
  3. significa che è A2, potrebbe scaldare un po’ meno e sicuramente sporca di più
  4. B significa che non arriva nemmeno A2 quindi sporcherà tanto e potrebbe avere poco potere calorico
  5. è l’evidenziata, trovi 2 lettere che stanno per la nazione del certificato. In foto c’è BE che sta per Belgio, quindi significa che la fabbrica o l’importatore è in Belgio. Poi c’è un numerino, se il numero è inferiore di 300 (quindi da 001 a 299) è un produttore, se invece è da 300 in su è un commerciante certificato.

Il certificato di CeZe è quindi IT perché la mia azienda è Italiana e il numero è 351. Non abitando in Austria non posso avere la sigla AT, anche se c’è qualche austriaco che dichiara made in Austria e lo fa arrivare dalla Ucraina. Per scovare tutti questi metti qua la tua mail che ti aggiorno (in privato).

Quando compri un EN-PLUS A1 hai queste sicurezze

L’en-plus ti garantisce che la fabbrica:

  1. controlla il materiale di origine
  2. controlla il percorso di filiera
  3. controlla la lottizzazione del pellet
  4. controlla la provenienza della segatura
  5. controlla come risolve le contestazioni

Quindi la en-plus è un ente di controllo che costa anche relativamente poco. Da qui ti tiro la prima conclusione: se una fabbrica non è certificata en-plus vuol dire che c’è da preoccuparsi:

  1. potrebbe non avere soldi
  2. potrebbe fare materiale schifoso

Una cosa da sapere molto importante

Con piacere scrivo questo articolo, anche se non so fino a quando potrà restare pubblicato. Il ceze è tranquillamente en-plus numero it351 e questo non lo dico solo io ma anche i due siti certificatori:

https://www.enama.it/certificazioni-enplus/s9cffa4cf

http://www.enplus-pellets.it/distributori-certificati.html

MA Il certificato esiste per il cliente o per il certificatore?

Devi sapere che per ogni sacchetto che vendiamo, dobbiamo dare una piccola parte all’ente che ci certifica perché dovrebbe fare il mio lavoro di controllo. Io abitando a Sarginesco non posso andare tutti i giorni in fabbrica a controllare se ci mettono del pellet buono o no. Quello che faccio però è aprire un bacale per ogni bilico che arriva, e bruciarlo nella mie stufe, segnando su un prontuario quando è arrivato e dando una numerazione ai bancali. Quindi mi arriva il bilico, gli do un numero, al quale è legata una data, e ad ogni bancale è legato a sua volta un numero! Questo è quello che io faccio per controllare. Questo è anche quello che mi chiede la en-plus. Noi ci siamo certificati ai primi di Dicembre 2016. Con il CeZe sapevo che sarebbe stato tutto fantastico, infatti i clienti ci inviano le mail di soddisfazione! il CeZe arriva UNICAMENTE, SOLAMENTE DALL’AUSTRIA.

scopri perché in Austria puoi stare tranquillo

Quando il pellet è PRODOTTO, insacchettato, imballato in Austria, puoi stare sicuro che farai un inverno fantastico. Attenzione però in Austria, non Germania, Romania, Russia… o altri stati. Ho già scritto in mille pagine la rigidità che hanno in Austria, quindi non sto qua a riscrivertelo, ma quella rigidità c’è solo io. Poi qualcuno parla bene anche della Germania (che ha una percentuale di produzione buona) io sinceramente dai Tedeschi non mi fido ciecamente. Se tu ti fidi pensa all’Europa e a Berlino, ma ti farò l’articolo preciso tra qualche settimana. In Austria non spingono il calcio perché è troppo da incivili. Comunque in Austria fanno pellet solo da segatura derivante dallo SCARTO del taglio di materiale destinato per l’edilizia.

  1. Arriva il tronco,
  2. lo scortecciano (con questa ci fanno energia elettrica)
  3. con il tronco scortecciato iniziano a produrre segati, tavole, travi lamellari, perline
  4. durante la lavorazione nasce la segatura
  5. la segatura la asciugano
  6. la pellettizzano
  7. viene controllato ogni ora
  8. viene vagliato (tolta la segatura)
  9. viene spruzzato l’amido di mais (per renderlo scivoloso che non si impacchi nella stufa)
  10. viene imbancalato
  11. il materiale che non passa il test, viene usato per fare energia elettrica

Quindi ogni fabbrica fa del suo meglio per fare di ogni manovra un risparmio, quindi priducendo pellet da uno scarto (che ti da molta qualità perché è  vergine) in Austria riusciamo a trovare macchine NUOVE, più efficienti, più innovate e che ti permettono di controllare di più. In Austria partiamo a fare il pellet da una materia che vale tanto (se tu dovessi comprarla ti costerebbe tantissimo) ma che per loro è un recupero. Quindi in Austria = pellet eccezionale!

sai perché GLI AUSTRIACI ODIANO LA EN-PLUS

devi sapere che la en plus nasce per sostituire un registro vecchio che era il din plus. Il din plus è ancora attivo ma non vale quasi più un cazzo perché avevano cominciato a darlo a cani e porci e casualmente il pellet din plus non significava che bruciava bene, anzi non era nemmeno sicuro. Nel 2008 era stato trovato del pellet radioattivo che era certificato din plus. Quindi la din plus (tedesca) non valeva niente. Da li si decise di andare a fare qualcosa di più serio!

In Austria in realtà avevano un certificato rigido come un palo del 30 in ferro pieno. Il certificato si chiamava onorm m7135. Questo era troppo rigido per il resto dell’Europa e riuscivano ad ottenerlo solo gli austriaci e qualche tedesco. Probabilmente penserai che era la solita mafia siciliana, ma tutti i pellet che hanno quel certificato, non hanno mai avuto problemi. Così gli altri, hanno spinto per andare tutti verso la en-plus, ad oggi risultano tantissimi attivi! Gli Austriaci però questo non lo mandano giù perché tutti gli A1 sembrano avere lo stesso valore, sminuendo cosi la rigidità, il valore che l’AUSTRIA mette nel legno.

La cosa che fa incazzare gli austriaci è che loro che fanno pellet ottimo, hanno lo stesso certificato di quelli che lo fanno buono, ma da ottimo a buono c’è la sua differenza!

En-plus Austriaco è diverso

Quando leggi nel nostro certificato siamo certificati per due prodotti:

  1. il faggioloso (unico pellet di faggio senza corteccia)
  2. il ceze (il primo pellet solamente austriaco con assistenza)

Prima che noi lo registrassimo alla en-plus, facevamo insacchettare il prodotto da una fabbrica certificata. Il faggio non è mai PRODOTTO IN AUSTRIA, perché gli austriaci non lavorano il faggio. Il Faggio arriva sempre da altre zone e casualmente, anche se il produttore era en plus A1 e regolarmente prodotto, erano emersi grossi problemi. Il pellet faceva una marea di cenere! Cenere pesante che dopo poche ore di funzionamento bisognava spegnere la stufa perché non riusciva più a bruciare. Abbiamo ritirato tutti i lotti con questo problema. Abbiamo tutti i campioni fermi a magazzino del materiale ritirato e abbiamo avvisato della continua problematica. La en-plus ha detto che devo fare le analisi (400€), se non conformi di avvisarli e mandargli il campione e che poi sarebbero intervenuti. Ma all’utente finale al momento la en-plus non rimborsa danni o rotture.

Noi abbiamo risposto!

L’obbiettivo di CeZe è di arrivare ad assicurare il consumatore finale, cioè tu. A Mantova, Verona, Brescia, Cremona, Reggio Emilia, Modena, Parma, Bergamo lo stiamo già facendo!

Quindi se sei fuori da questa zona vogliamo riuscire ad aiutarti e se sei dentro sei già salvo!

QUINDI NON FIDATEVI SOLO DELLA ENPLUS, MA FIDATEVI DI CHI HA LA FACCIA TOSTA PER DIRVI TUTTO QUESTO, DI METTERSI IN GIOCO, E DI CERCARE DI VENDERTI SEMPRE IL PELLET MIGLIORE, DI CHI LO BRUCIA E LO TESTA VERAMENTE TUTTI I GIORNI!

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Metti qua sotto la mail per non essere fregato

Solo il mondo di CeZe ti fa vivere una vita senza pensieri!

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